Ci sono culture invisibili, o meglio indefinibili. Non sono fantasiose, ma nulla si richiama alle identità convenzionali. No. Le culture invisibili, di cui si parla in questo articolo, sono quelle che attraversano uno “spazio indefinibile” o – come spiegava l’antropologo Ugo Fabietti – riguardano realtà “sfrangiate, prive di bordi, difficili da definire, in continuo cambiamento e in un continuo processo di influenza reciproca”.
Ulteriori informazioni2 min letti
0 Commenti